GALLERIA D'ARTE FONDANTICO
DI TIZIANA SASSOLI

Pittura Bolognese XIX-XX secolo n. 6
RADICI. LA PITTURA BOLOGNESE
TRA LUIGI BERTELLI E GIULIO FIORI
29 ottobre – 3 dicembre 2022


Sabato 29 ottobre 2022 dalle ore 16.00 inaugura presso la Galleria Fondantico di Bologna la mostra Radici. La pittura bolognese tra Luigi Bertelli e Giulio Fiori curata da Edoardo Battistini e Francesca Sinigaglia. Si tratta di una ricca esposizione, con più di novanta opere, dedicata alle figure di spicco dell’arte bolognese tra la metà dell’Ottocento e gli anni Settanta del Novecento. La mostra è pensata, in modo originale e con intenti volutamente narrativi, come un grande albero che nel complesso rappresenta la pittura bolognese, alle cui Radici si pone il genio di Luigi Bertelli. Egli, dagli anni Sessanta dell’Ottocento, scardinò ogni regola pittorica dettata dall’Accademismo imperante, per seguire un sincero e inedito modello naturalistico. La figura di Luigi Bertelli è indagata con una quindicina di opere straordinarie tra cui il ruggente Mare in tempesta ma anche il Traghetto, che raffigura gli antichi argini del fiume Reno nel territorio felsineo della Barca, la cui ricerca naturalistica fu fondamentale per gli artisti successivi tra cui Norma Mascellani e Giorgio Morandi.

La rassegna continua idealmente attraverso il tronco dell’albero, soffermandosi sui dipinti di Giulio Fiori, che per primo capì il genio bertelliano, proponendo, attraverso una nitida visione della realtà, le sue famose nature morte e i paesaggi del bolognese. Di Giulio Fiori saranno esposti una quindicina di dipinti. A lui si aggiunge Nino Bertocchi, un’altra figura fondamentale che, non solo riprese le scelte stilistiche di Bertelli alla luce delle sperimentazioni delle avanguardie, ma fu anche il primo sincero studioso a restituirgli il meritato ruolo di innovatore. La mostra si snoda poi, attraverso la chioma, dove la linfa bertelliana irrorò le diramazioni dell’Arte negli anni di fine secolo fino alla Secessione, quando altri artisti indagarono le molteplici forme di naturalismo. Tra questi si ricordano il meditato Paesaggio di Coriolano Vighi, Guglielmo Pizzirani con I Giardini Margherita del 1919, lucido esempio di pittura d’impressione, ma anche l’indagine del vero in La penna bianca (1904) di Alfredo Protti, ad oggi primo dipinto conosciuto del pittore. Altri nomi degni di nota sono: Giovanni Romagnoli, Raffaele Faccioli, Alessandro Scorzoni, Flavio Bertelli, Nino Corrado Corazza, Norma Mascellani, Giuliano Amadori, Emanuele Brugnoli e tanti altri. Sono tanti i nomi del panorama felsineo, non tutti allineati agli ideali bertelliani. All’esposizione sarà possibile approfondire anche chi scelse strade diverse, trovando nell’Orientalismo, come Fabio Fabbi (Il segnale convenuto; Il mercante di tappeti; Le favorite) o nel Simbolismo, come Mario De Maria (Capri; Giudecca; Brema; Il convegno; Il meriggio di un fauno), una chiave espressiva maggiormente sentita.
dott.ssa Francesca Sinigaglia

29 ottobre - 03 dicembre 2022 inaugurazione sabato 29 ottobre dalle ore 16:00 Galleria Fondantico di Tiziana Sassoli, via de’ Pepoli 6/E Bologna