LA GLORIA DELLA PITTURA
Dal Francia ai Gandolfi
Bologna, 16 ottobre - 22 dicembre 2006
È
con grande coraggio e passione per l’arte che la Galleria
d’Arte Fondantico di Tiziana Sassòli continua
a tenere fede al proprio appuntamento autunnale, giungendo
a presentare al pubblico la sua quattordicesima esposizione
consecutiva, che verrà allestita nella prestigiosa sede
di via Castiglione 12/B, nel centro storico di Bologna.
Vengono presentate circa quaranta opere che comprendono un’ampia
e variegata scelta di dipinti di grande qualità e interesse,
dal Cinquecento al Settecento.
In prevalenza saranno presenti artisti emiliani, o comunque
attivi in Emilia, famosi, ma anche piuttosto rari ed esclusivi,
non sempre noti al pubblico più vasto, ma al contrario
assai apprezzati in ambito collezionistico, ai quali si affiancheranno
alcuni tra i protagonisti d’eccellenza della scuola pittorica
emiliana.
La mostra si rivelerà, come sempre, un’importante
occasione per far conoscere al pubblico opere di notevole interesse
scientifico capaci di affascinare non solo il mondo degli studiosi,
ma anche quello più ampio degli appassionati d’arte.
In questa antologia sono presenti opere rare e quasi sempre
inedite, alcune delle quali provenienti da mercato internazionale,
restituite dunque al mercato italiano con un’operazione
che ha caratterizzato l’attività della galleria
Fondantico in questi ultimi quindici anni.
Tra le opere da segnalare per il Cinquecento: un’importante
tavola di Francesco Francia, raffigurante la Madonna con il
bambino, San Giovannino e San Francesco, e una serie di tavole
ferraresi di grande suggestione, a partire dal Maestro dei
XII apostoli con una raffinata Madonna con il Bambino e San
Giovannino, per continuare con un’opera di Giovanni Battista
Benvenuti detto l’Ortolano, un’Adorazione dei pastori
di Battista Dossi e una Madonna con bambino e santi di Benvenuto
Tisi detto il Garofalo.
Il Cinquecento si chiude con una davvero insolita e importante
opera dell’affascinante pittrice Lavinia Fontana, il
dipinto presentato, infatti, è un inedito ritrovamento
del coperchio di una spinetta (nel dipinto si intravede la
sagoma della spinetta, riportata in seguito a forma rettangolare),
sul quale Lavinia aveva raffigurato il Parnaso; sbizzarrendosi
in un’articolata e raffinata visione di Apollo che suona
la lira contornato dalle nove muse che suonano e ci guardano
con occhi curiosi.
Rappresentante sommo della cultura pittorica bolognese è Annibale
Carracci che viene qui rappresentato da un’importantissima
tela, raffigurante una struggente Maddalena in preghiera (esposta
nel 1984 nella mostra “Bologna 1584. Gli esordi dei Carracci
e gli affreschi di Palazzo Fava” a Bologna e nel 1992
nella mostra “Tesoros del arte italiano. La pintura en
Emilia y Romagna del siglo XVI al XVIII” tenutasi a Santiago). È davvero
eccezionale presentare un’opera di Annibale in una galleria
privata, nel momento in cui la sua città, Bologna, gli
dedica una mostra monografica, la prima nel mondo. Questa Maddalena,
databile attorno al 1585, integra perfettamente il percorso
giovanile del grande maestro che assieme a Ludovico ed Agostino
hanno rappresentato per Bologna un’apice della cultura
figurativa europea.
Il Seicento è poi ben rappresentato da due splendide
miniature dell’artista romano Ottavio Leoni, da una struggente
piccola Deposizione di Alessandro Tiarini, da un dolcissimo
San Francesco di Girolamo Negri detto il Boccia, e da uno straordinario
e modernissimo paesaggio di Andrea Donducci detto il Mastelletta,
raffigurante il Buon Samaritano inserito in uno sconvolgente
paesaggio pieno di un turbinio di alberi e di cielo, movimentato
dal vento. Interessanti anche due opere di Giovan Girolamo
Bonesi, pittore di recente riscoperta nel panorama della pittura
bolognese, tra le quali spicca una Madonna con il bambino,
di rara dolcezza e armonia.
Per rappresentare il Settecento il numero delle opere si infittisce
e illustra lo stile di molti protagonisti da Francesco Monti,
con un bellissimo bozzetto, al più domestico Antonio
Beccadelli, presente con due delicatissimi rami con scene di
contadini festanti, fino ad approdare ad una sontuosa scena
di concerto di Giuseppe Gambarini. La pittura di tocco, e più tipicamente
rococò, si illumina poi nelle pennellate briose di Nicolò Bertuzzi
sia nel grande e festoso Banchetto di Baldassarre che nel piccolo
e delicato olio su carta con la Sacra famiglia in gloria, così come
nelle eleganti composizioni del modenese Francesco Vellani
che in questo grandioso dipinto raffigurante la Continenza
di Scipione si conferma come protagonista del Settecento emiliano.
Anche il grande maestro Marcantonio Franceschini si può ammirare
in un inedito Gesù con San Giuseppe che testimonia l’armoniosa
e serena fedeltà che l’autore ha della tradizione
del Reni e del Cignani di cui fu il massimo erede. E, infine,
sono presenti i massimi vertici della pittura di fine Settecento
e cioè i Gandolfi presenti con un importante bozzetto
con Cristo e l’adultera di Ubaldo Gandolfi, un bel dipinto
con l’Educazione della Vergine di Gaetano Gandolfi e
un affascinate Amorino dormiente su rame del più giovane
della famiglia, Mauro Gandolfi.
La presentazione delle opere nel catalogo, curato dal prof.
Daniele Benati, è affidata ad alcuni dei maggiori specialisti
dei vari settori, nonché ad alcuni giovani, più promettenti
studiosi, che proprio sulle opere della Galleria affinano le
loro doti di conoscitori.
Fondantico di Tiziana Sassoli
Via Castiglione, 12 b
40124 Bologna
tel e fax 051.265980
fondantico@tiscalinet.it
www.selart.com/fondantico
UFFICIO STAMPA:
Studio Pesci
Via Giuseppe Petroni 18/3, 40126 Bologna
Tel. 051 269267 Fax 051 2960748
info@studiopesci.it - www.studiopesci.it