GALLERIA D'ARTE FONDANTICO
DI TIZIANA SASSOLI

INCONTRO CON LA PITTURA 20
IL BEL DIPINGERE DIPINTI e DISEGNI EMILIANI DAL XV AL XIX SECOLO

Bologna 27 OTTOBRE – 22 DICEMBRE 2012



E’ con la consueta passione e esperienza che la Galleria Fondantico organizza il ventesimo “Incontro con la pittura”, tradizionale mostra autunnale che si svolge da quest’anno nella nuova sede di Palazzo Pepoli Bentivoglio (via de’ Pepoli 6/E), prestigioso edificio cinquecentesco a pochi passi dalla suggestiva Piazza Santo Stefano nel cuore di Bologna. Con questa nuova rassegna la gallerista bolognese Tiziana Sassòli celebra vent’anni d’intensa attività scientifica presentando al pubblico di amatori e esperti un nutrito numero di dipinti e di disegni realizzati da noti pittori bolognesi e emiliani attivi dal Quattrocento all’inizio dell’Ottocento. Tra le opere più antiche si segnalano le piccole tavole del Maestro di Castrocaro, raro pittore attivo nella prima metà del Quattrocento, e di Cristoforo di Benedetto, documentato dal 1456 al 1497, presentate a fianco di un bel dipinto di Nicolò Pisano, artista toscano operante tra Ferrara e Bologna sino alla fine degli anni trenta del Cinquecento. In apertura del Seicento si collocano una pregevole tela di Antonio Carracci, figlio naturale di Agostino attivo a Roma nella bottega dello zio Annibale e un fiabesco e sognante paesaggio di Andrea Donducci detto il Mastelletta, uno dei più geniali outsider della scuola artistica locale. Nella nutrita rosa di opere del XVII secolo spiccano una Maddalena penitente di Guido Cagnacci, uno dei pittori più affascinanti e misteriosi del Seicento italiano, e un importante dipinto “da stanza” del maggiore interprete del classicismo bolognese, Guido Reni, accanto al quale figurano significative prove di alcuni dei suoi migliori allievi e seguaci, come il fedelissimo Giovanni Andrea Sirani, Giovan Giacomo Sementi, autore di un dipinto di tema insolito (Cristo e il giovane ricco) licenziato durante il periodo romano, il fiammingo Michele Desubleo, presente con un’affascinante Allegoria della Verità e Simone Cantarini, di cui si propone un delizioso rame già documentato in collezione Boschi a Bologna nel 1777, e Annibale Carracci, autore di uno splendido studio di figura. A raccontare la gloriosa scuola felsinea intervengono altresì le opere dipinte da Sisto Badalocchi, Lorenzo Pasinelli, Giovanni Girolamo Bonesi, Giovan Gioseffo Dal Sole e Giovanni Maria Viani. Tra le numerose opere su carta spicca un importante nucleo di fogli del più raffinato e prolifico disegnatore attivo tra Sei e Settecento, Donato Creti; tra essi, oltre ad alcuni studi di soggetto sacro e mitologico, sarà presente la notissima scenetta del 1697 nella quale il maestro immortala alcuni maldestri ladri di salumi. Accanto a questa serie si potrà apprezzare altresì un importante disegno di Marcantonio Franceschini, preparatorio per la scena del Martirio di San Bartolomeo affrescata nel 1690 nell’abside della chiesa di San Bartolomeo di Porta Ravegnana a Bologna. Il Settecento bolognese è rappresentato dall’elegante rococò di Nicola Tommaso Bertuzzi detto l’Anconitano, con un delizioso bozzetto su carta, e di Francesco Monti, la cui sofisticata maniera è tratteggiata da tre opere “da cavalletto”, una tela con il Giudizio di Paride, ricca di sottigliezze cromatiche, uno squisito rame di soggetto sacro e una freschissima Allegoria ad olio su carta, risolta con le sue inconfondibili pennellate sciolte e volanti. Ad impreziosire la “quadreria” emiliana intervengono i lavori di due noti maestri modenesi come Giacomo Zoboli, autore di un garbato dipinto con lo Svenimento di Ester e Antonio Consetti, presente con due disegni qualificati dai tipici tratti brevi e rapidi. L’ultima stagione della grande pittura bolognese è rappresentata da due strepitosi dipinti di Gaetano Gandolfi, un ovale con San Giuseppe col Bambino dalla tipica materia sontuosa stesa con impareggiabile virtuosismo di tocco, e il bozzetto per il Sacrifico di Ifigenia affrescato nel 1789 in un soffitto di Palazzo Gnudi Scagliarini a Bologna. Chiudono questa mostra di grande interesse una luminosa tempera con Paesaggio costiero di Vincenzo Martinelli, capolavoro del maestro già pubblicato da Zucchini nel suo pionieristico volume del 1947 sulla pittura di paesaggio a Bologna, e un delizioso disegno con Giochi di putti di Pelagio Palagi, esponente di rilevo delle nuove tendenze neoclassiche. La mostra si rivelerà come sempre un’importante occasione per far conoscere al pubblico dipinti di notevole interesse scientifico, capaci di affascinare non solo gli studiosi ed i collezionisti, ma anche i tanti appassionati di pittura antica. In questa ventesima rassegna sono presenti capolavori rari e di grande rilievo, appartenuti ad importanti collezioni e già esposti nel passato in mostre internazionali. La presentazione delle opere nel catalogo è curata come di consueto dal Professor Daniele Benati dell’Università di Bologna, che coordina il lavoro di un nutrito gruppo di specialisti.

Orari:lunedi-sabato: 10.00 – 13.00 - / 16.00 -19.00, chiuso domenica.

Fondantico di Tiziana Sassòli
Via de’ Pepoli, 6/E 40125 Bologna
tel e fax 051.265980 fondantico@tiscalinet.it
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